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Little King’s Story

Probabilmente il nome Little King’s Story non vi suonerà troppo familiare, e il motivo è molto semplice: il gioco, inizialmente, fu presentato con tutt’altro nome. Project O vi dice nulla? No, il survival horror di Tecmo, non c’entra nulla. Ci riferiamo a quel curioso progetto di Cing (i creatori di Another Code e Hotel Dusk) in bilico tra un gestionale, uno strategico in tempo reale e un’avventura che fu presentato al Tokyo Game Show del 2007 e che catturò la stampa specializzata per via delle sue atmosfere sognanti e di una veste grafica di tutto rispetto, caratterizzata da uno stile a metà strada tra un quadro ad acquerelli e un filmato in rotoscoping. Vi ricordate, ora, di Little King’s Story? Se la risposta è ancora no, ci pensiamo noi a rinfrescarvi la memoria. Le premesse alla base del gioco sono molto semplici: il protagonista, il piccolo Corobo, la cui figura è vagamente ispirata a quella del Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, viene un giorno in possesso di una corona che ha un potere molto speciale, ovvero quello di trasformare il suo portatore in un re a tutti gli effetti. In altre parole, gli abitanti del villaggio cominciano a trattare il piccolo Corobo alla stregua di un monarca, esaudendo tutti i suoi desideri all’istante, e questo espediente narrativo è proprio lo spunto da cui trae origine anche la meccanica di gioco. Ogni cittadino del regno, infatti, può essere avviato a una professione specifica (falegname, soldato, agricoltore, cacciatore, ecc.), che con il trascorrere del tempo verrà sempre più affinata. Il tempo, però, non sembra influire solo sull’esperienza dei propri sudditi, ma anche sul loro invecchiamento, al punto tale che a volte vi ritroverete a partecipare alla cerimonia funebre di un vostro lavoratore passato a miglior vita dopo anni di onorato servizio. Tutto, insomma, si svolge con le dinamiche dei giochi di strategia in tempo reale (come Pikmin) e dei gestionali à la Harvest Moon, ma con un pizzico di Animal Crossing a insaporire la ricetta di base, sia per quanto riguarda i rapporti con i personaggi che popolano il regno di Corobo, sia per la dimora del piccolo principe, che pian piano cambierà forma, fino ad assumere le sembianze di una vera reggia. Un esperimento particolarmente originale e interessante, dunque, che non vediamo l’ora di toccare con mano. E visto che la data di uscita del gioco, in America, è fissata per il 17 febbraio, ormai non dovrebbe mancare poi molto

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Redazione